
Il 21 maggio 1924, il Comune di Trapani, tramite il Commissario prefettizio Ezio Reisali, conferì la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, allora Presidente del Consiglio dei Ministri e già leader di un regime che avrebbe portato l’Italia verso la dittatura, le leggi razziste, la censura e quella guerra che devastò l’Italia e la stessa Trapani per come ricorda il monumento alle vittime civili eretto nei pressi del Tribunale.
Lo storico trapanese Michele Megale ricorda anche un secondo atto:
«Oltre alla cittadinanza, si decise di rinominare Largo Sant’Agostino in Piazza Benito Mussolini. Il “duce” accettò l’onorificenza, ma declinò la piazza».
Un secolo dopo, quella cittadinanza non è mai stata revocata.
«Nel 2025 – in un’Italia in cui il governo in carica mostra segni evidenti di nostalgia autoritaria (basti pensare al decreto “Cutro”, ai decreti Sicurezza, alla pressione sull’informazione pubblica, ai programmi scolastici che riscrivono la memoria) – ci chiediamo: è ancora accettabile che Mussolini figuri tra i cittadini onorari della nostra città?», domanda in una nota stampa Sinistra Libertaria.
La risposta non spetta solo all’amministrazione, ma anche ai cittadini.
Perché il silenzio, oggi, è una forma di scelta.
E troppo spesso – su questo tema – Trapani ha scelto di tacere.
L’associazione Sinistra Libertaria, intanto, chiede l’apertura del percorso giuridico per revocare, per indegnità, la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, così come han fatto in Sicilia, ad esempio, nel giugno dello scorso anno, già i Comuni di Capaci e Vittoria.
«Un gesto simbolico, certo, ma anche un atto di coerenza storica e civile», spiegano.
«Lo chiediamo all’amministrazione comunale, guidata dal Partito Democratico: è disposta a sostenere questa scelta?
Lo chiediamo ai cittadini: vi riconoscete ancora nei valori dell’antifascismo, della Costituzione repubblicana, della libertà?», incalza provocatoriamente Natale Salvo, portavoce dell’associazione.
«Non è tempo di ambiguità.
È tempo di scegliere da che parte stare», conclude.