Guido Dalla Casa: La biosfera non è solo l’uomo

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« L’aumento del fluire dei beni materiali attraverso il processo produrre-vendere-consumare, l’aumento dei consumi » non han dato per tutti i risultati sperati. Nei “tutti” – spiega Guido Dalla Casa, scrittore ecologista – l’uomo da « per scontata un’assoluta centralità della nostra specie ».

« Lo sviluppo – insiste il ragionamento di Dalla Casa – è finora sempre partito dall’idea dogmatica che l’unico soggetto di diritti e l’unico essere in grado di provare “benessere” sia l’uomo, relegando gli altri esseri senzienti, gli ecosistemi e tutto il mondo naturale al rango di “materia” a nostra disposizione ».

L’uomo, invece, « è come un gruppo di cellule di un Organismo, cioè l’ecosistema globale, da cui dipende totalmente ». Il problema di tale evidenza, però, è che essa « deve ancora essere recepita da tutte le istituzioni ».

Guido Dalla Casa: lo sviluppo sostenibile è mantenere stazionaria la Biosfera

Anche « il concetto di sviluppo sostenibile », di cui si riempiono la bocca i Verdi, è contestato da Guido Dalla Casa.

Tale concetto è definito dalla Commissione Bruntland dell’ONU come “lo sviluppo che soddisfa le esigenze del presente senza compromettere la possibilità, per le future generazioni, di soddisfare i propri bisogni”.

Secondo lo scrittore Guido Dalla Casa, invece, si può « definire sostenibile solo una forma di sviluppo che consente a tempo indefinito la vita della Biosfera, cioè ne mantiene le condizioni stazionarie complessive ».

Il ché non è la condizione né dell’ultimo secolo, né, nell’attuale prospettiva di sviluppo delle attività umane, la previsione del futuro.

Fonte:

[1] Filosofia-ambientale.it, dicembre 2003, Guido Dalla Casa (1936-viv.), “Che cos’è lo sviluppo: Analisi di un mito”.

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