Trapani: Cavadi prosegue il suo laboratorio politico

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Liberalismo e comunismo” sono due ideologie, sicuramente contrapposte, che saranno esaminate e discusse lunedì alle 18, a Trapani, dal prof. Augusto Cavadi e dagli “studenti” che saranno presenti – qualunque cittadino interessato alla politica, invero -.

Si tratta del secondo appuntamento del percorso “La bellezza della politica” promosso da Sinistra Libertaria col patrocinio della Chiesa Valdese di Trapani che ospita gli incontri, in via Orlandini 38.

Nel primo incontro si è implicitamente stabilito che le ideologie ancor’oggi esistono, anche se in forma più debole, più nascosta, meno netta. In quello di lunedì, si delineano i tratti distintivi delle prime due.

Esaminando le due ideologie, affronteremo le loro diverse visioni ideali nei confronti dell’uomo, della società, dello stato, dell’economia, della educazione e, infine, della religione.

Liberalismo e Comunismo: due ideologie in antitesi

Due visioni opposte, si diceva.

Tanto per i liberali « rifiuta l’idea liberticida di qualche altra entità – lo stato – sopra l’individuo », quanto per il comunista è fondamentale la socialità: per lui « nessun uomo è tale da solo ».

Tanto per il liberale « la società è fondata sulla competizione » e lui « dà onore al merito », quanto per il comunista solo associandosi « con tutti quelli che vogliono un cambiamento » lo si può ottenere.

Tanto per il liberale « lo stato è una sorta di male necessario », quanto per il comunista « è lo strumento dittatoriale che consente alla minoranza di capitalisti di perpetuare il loro dominio sui proletari ». Per il comunista « lo stato è destinato a scomparire » dopo una prima fase “socialista” di « dittatura del proletariato ( cioè del partito comunista ) » che permetta « di creare e solidificare gli organismi di autogestione democratica dei lavoratori ».

Tanto, ancora, per il liberale sostiene il « diritto di proprietà », « la competizione » e quindi « l’economia di mercato », così il comunista « nella società socialista, la proprietà dei mezzi di produzione ( fabbriche, materie prima, etc. ) è diritto assoluto dello stato, e nella società comunista della società dei lavoratori ».

Tanto, quindi, per il liberale l’educazione scolastica deve offrire solo una « base minima » e deve « essere strettamente collegata al mondo del lavoro per formare dei cittadini che abbiano delle competenze professionali specifiche », il comunista garantisce « la difesa dei diritti all’educazione dei più deboli, degli svantaggiati e del diritto allo sviluppo totale delle capacità umane ».

Nel campo della religione, infine, il liberalismo « difende il diritto alla libertà religiosa, intesa come libertà di aderire a qualsiasi credo ma anche di non aver alcuno », il comunismo marxista « nasce strutturalmente ateo » ( ma esistono « molti esempi di comunismo religioso » ) ma tollera le chiese « se non si schierano dalla parte dei ricchi e dei potenti e se non costituiscono un polo di resistenza controrivoluzionaria ».

Su queste note presentate e illustrate più in dettaglio dal prof. Augusto Cavadi nella sua pubblicistica [1], si dibatterà poi lunedì tra i “corsisti”.

Fonti e Note:

[1] Augusto Cavadi – Elisabetta Poma, “La bellezza della Politica ” (Di Girolamo).

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