Ecosocialismo: Fine dei prodotti inutili e dannosi

L’unica alternativa al produttivismo sia quella di porre fine alla crescita nel suo insieme o di sostituirla con una crescita negativa, a volte definita “decrescita”, riducendo drasticamente a tale scopo il livello eccessivo di consumo da parte della popolazione.

La riduzione del consumo implica porre fine allo spreco mostruoso di risorse provocato dal capitalismo, fondato su una produzione in grande scala di prodotti inutili e/o dannosi.

L‘industria delle armi è un buon esempio, come pure tutti quei “prodotti” fabbricati nel sistema capitalista – con l’obsolescenza programmata – che non hanno altra utilità che quella di generare profitto per le grandi imprese.

Una nuova società orienterebbe la produzione in direzione della soddisfazione delle necessità autentiche, a cominciare da quelle che potremmo definire “bibliche” – acqua, cibo, abiti e casa – ma aggiungendo ad esse i servizi essenziali: la salute, l’educazione, la cultura e il trasporto.

Ecosocialismo: Dalla pubblicità all’informazione

Come distinguere le necessità autentiche da quelle artificiali, false o simulate?

L‘industria della pubblicità – che esercita la sua influenza attraverso la manipolazione mentale – ha penetrato tutte le sfere della vita umana nelle società capitaliste moderne.

Il feticismo della merce incita all’acquisto e ad abitudini di consumo ostentato e compulsivo attraverso l’ideologia e la pubblicità proprie del sistema capitalista.

E scatena uno spreco fenomenale di petrolio, di elettricità, di tempo di lavoro, di carta e di sostanze chimiche, tra molte altre materie prime, tutto pagato dai consumatori.

Ad esempio, in una società ecosocialista, l’automobile individuale avrebbe un ruolo molto meno importante che nella società borghese, nella quale è diventata un prodotto-feticcio promosso da una pubblicità insistente e aggressiva.

Se la pubblicità è una dimensione indispensabile in un’economia di mercato capitalista, essa non avrebbe più spazio in una società in transizione verso il socialismo, ma sarebbe sostituita da informazioni sui prodotti e i servizi fornite dalle associazioni dei consumatori.

Fonti e Note:

Credits: Photo by Remy Gieling on Unsplash

[1] Adista, Michael Lowy, 5 settembre 2019, “Ecosocialismo, democrazia e nuova società”.

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