
Il Green Pass ha escluso dalla vita economica e sociale dell’Italia quelle donne e quegli uomini che sostengono convinzioni ed evidenze diverse da quelle imposte dal governo.
Per noi, la normativa che ha istituisce il Green Pass è in netto contrasto con l’art. 3 della Costituzione, secondo cui “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Il Green Pass, inoltre, spingendo in forma sottaciuta i cittadini alla vaccinazione, ha aggirato il divieto sancito dall’art. 32 della Costituzione, secondo cui “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario obbligatorio se non per disposizione di legge”.
Di fronte a violazioni così gravi ed evidenti dello stato di diritto, come quelle introdotte e avallate dal governo mediante il Green Pass, CHIEDIAMO ai Partiti comunisti, e di quella sinistra che non ha avuto responsabilità di governo,
- di farsi garanti della Costituzione,
- di rendersi parte attiva già durante questa campagna elettorale per denunciarne la violazione,
- e di impegnarsi, col prossimo parlamento, ad abolire definitivamente il Green Pass ripristinando i principi di uguaglianza e di parità tra donne e uomini su cui si fonda la nostra civiltà giuridica.
Non lasciate il tema della difesa dalle discriminazioni dei lavoratori e dei pensionati, a causa del Green Pass, nelle mani dei movimenti delle destre populiste.
Compagni! La lotta non deve essere tra vaccinati e non vaccinati, ma tra lavoratori e padroni!
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Credits: Photo by Cytonn Photography on Unsplash
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