Politiche 2022, l’Uaar: stato laico come vuole Costituzione

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Dentro la campagna elettorale per le elezioni politiche piombano gli atei e gli agnostici riuniti nell’associazione UAAR.

Lo fanno con un comunicato – provocazione col quale informano l’opinione pubblica d’aver chiesto ai partiti delle risposte su « questioni cruciali, che indicano la strada che il Paese imboccherà nei prossimi anni in materia di diritti civili e di rapporti con il Vaticano. In poche parole, in materia di diritti dei cittadini ».

Per il segretario nazionale dell’associazione UAAR, Roberto Grendene, « europeisti o sovranisti i politici italiani sembrano anteporre agli interessi del proprio Paese quelli del Vaticano: dal centro destra identitarismo cattolico, dal centro sinistra religioso silenzio sui diritti civili laici. E nessun accenno a intaccare i privilegi economici della Chiesa ».

Le richieste dell’UAAR ai partiti politici

Si va:

  • dalle sale per i funerali civili su tutto il territorio nazionale,
  • alla riscossione ICI arretrata dalla Chiesa;
  • dalla revisione dell’8×1000 e alla promozione della scelta Stato,
  • al superamento dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica;
  • dalla garanzia dell’accesso all’aborto,
  • alla denuncia unilaterale del Concordato.

Eppure la Costituzione da ragione all’UAAR

Temiamo che all’UAAR non arriverà alcuna risposta ufficiale: oltre che servi degli USA, i partiti politici italiani sono succubi del Vaticano aspirando al voto di vescovi, parroci ed elettorato cattolico fondamentalista.

E questo ad onta dell’articolo 7 della Costituzione che, formalmente, sostiene come « lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani ».

Fonti e Note:

Credits: Photo by Josh Eckstein on Unsplash

[1] UAAR, 9 settembre 2022, “Chiedi il mio voto? Dimmi se farai gli interessi del Paese o del Vaticano”.

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